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Novalis

Tutto il visibile poggia su un fondo invisbile, ciò che si conosce su un fondo che non si può conoscere, ciò che è tangibile su un fondo intangibile.

Il mondo deve essere romanticizzato. Così si ritrova il senso originario… Se attribuisco a ciò che è comune un aspetto misterioso, al noto la dignità dell’ignoto, al finito un’apparenza infinita, io lo romanticizzo… È soltanto per la debolezza dei nostri organi che non ci vediamo in un mondo delle fate.

Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso. L’amore è il fine ultimo della storia universale, l’amen dell’universo.

In ogni caso il mondo è il risultato di un’azione reciproca fra me e la divinità. Tutto ciò che è o nasce, nasce da un contatto di spiriti.

È assai curiosa la somiglianza della nostra storia sacra con le favole – All’inizio un incantesimo – poi la prodigiosa riconciliazione – ecc. L’adempimento della condizione della maledizione – Follia e incantesimo sono molto simili. Un mago è un artista della follia.

Presso gli antichi la religione era già in certo qual modo ciò che dovrebbe diventare per noi – poesia pratica.

Ogni parola è una parola di evocazione. A secondo dello spirito che chiama – uno spirito appare.

Per conoscer bene una verità bisogna averla combattuta.


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