- Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
- Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
- Nella lettura, tutto questo bisogna immaginarselo… La lettura è un atto di creazione permanente.
- Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
- Il vero piacere del romanzo è tutto nella scoperta di questa intimità paradossale: l’autore e io… La solitudine della scrittura che invoca la resurrezione del testo attraverso la mia voce muta e solitaria.
- Una lettura ben fatta salva da tutto, compreso da se stessi.
- E soprattutto, leggiamo contro la morte.
da “come un romanzo”, Daniel Pennac