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Leggere “Se questo è un uomo” di Primo Levi, scava fino in fondo all’anima

I lager nazisti sembrano e sono l’inferno dantesco del novecento. Scampato per miracolo ad Auschwitz, Primo Levi racconta la privazione della dignità umana che subivano i prigionieri per farli degenerare a specie di bestie (sotto-uomini secondo la visione razzista dei nazisti) e facilitarne così l’eliminazione prima morale e poi fisica… la concussione dei gregari, i Kapò e i Sonderkommando (adibiti alle camere a gas e i forni crematori) che umiliavano picchiavano e ammazzavano regolarmente, tutti i giorni, gli altri prigionieri, per finire ammazzati anche loro e sostituiti da altri con la stessa funzione, per nascondere le tracce di quello che avveniva… la macchina perversa dei Lager si reggeva sul terrore, la privazione, lo sfruttamento, la morte, la destituzione di esseri umani dalla loro umanità…. l’olocausto doveva essere nascosto e negato ai posteri, per questo le camere a gas e i forni crematori, per non lasciare prove della strage.
7-8 milioni di persone sono state massacrate nei lager nazisti. Pochissimi i sopravvissuti. Sembra una storia inventata da un incubo, ma è ciò che è avvenuto.

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