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Messaggeri del mare, il mare ci insegna…

Qua a Marciana ho conosciuto da un po’ il grande Pierluigi Costa, uno dei messaggeri del mare. Lui e Lionel Cardin nuotano tutto l’anno, senza muta, ascoltando il mare e la sua energia.

Una volta Pierluigi mi ha raccontato che nell’avventura marina di traversata a nuoto dalla Corsica all’isola d’Elba, hanno trovato una balena sulla scia luminescente del plancton.
Dice che è stata un’emozione fortissima. Allora mi sono immaginato loro due (Pierluigi e Lionel) che nuotano di notte sopra la balena.

Bisogna agire, ognuno, nel proprio piccolo grande cuore

Ho scoperto questa immensa felicità che è quella di appartenere al mare.
…Capire quanto siamo piccoli, allora la natura ci abbraccia e ci fa essere felici. L’onda ci insegna l’umiltà
Tutti veniamo dall’acqua, quindi il mare è una grande mamma per noi.
Il mare ci contiene, non possiamo pensare che noi disponiamo di lui.

Dobbiamo ascoltare le energie che provengono dalla natura che sono primordiali e quindi le più vere, le meno inquinate.
Non le regole che la società ci impone: materialismo e competizione

Il mare ci insegna e noi impariamo, nuotando.
 Ore di movimenti sincronizzati e fluidi immersi nel blu, per lasciarci alle spalle, miglio dopo miglio, ciò che è superfluo e pesante. Fino a fonderci e incontrare dentro di noi la calma, la sensazione di meraviglia.
Nuotiamo per portare avanti cause di giustizia e di equità sociale.

Pierluigi Costa

16 agosto 2022, Chiessi, Isola d’Elba

messaggeridelmare.it

«Cerco sempre di fare quello che mi dicono i morti […] Chi sono i fantasmi […] noi o i nostri morti?»
SARAH MOSS, Ghost Wall

«Il più grande pericolo della vita sta nel fatto che il cibo umano è fatto interamente di anime. Tutte le creature che dobbiamo uccidere e mangiare, tutte quelle che dobbiamo colpire e abbattere per farci dei vestiti, hanno anime, anime che non scompaiono con il corpo e che quindi devono essere [pacificate] per evitare che si vendichino su di noi per avergli portato via i loro corpi.»
IGULIKIK, cacciatore Inuit, a Knud Rasmussen

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