«Chi vi ha portato da me, compar Geppetto? Le gambe». Geppetto pellegrino ermetico, Bagatto dei Tarocchi, ha camminato da solo, con le proprie gambe, nell’autoconoscenza.
«Geppetto perse il lume degli occhi, si avventò sul falegname; e lì se ne dettero un sacco e una sporta».
Perdere la luce degli occhi significa che l’illuminazione è stata assimilata.
«Pinocchio aveva le gambe aggranchite e non sapeva muoversi, e Geppetto lo conduceva per la mano per insegnargli a mettere un passo dietro l’altro».
«Noi siamo spaventati» dice Krishnamurti «noi resistiamo, noi siamo isolati dentro le nostre ideuzze, i nostri bisogni e i nostri desideri, ovviamente. Libertà significa libertà dalla paura.».
Pinocchio si dette da fare per trovare «qualche cosa da masticare: ma non trovò nulla, il gran nulla, proprio nulla»
Questo nulla è quello che Krishnamurti definisce «il vuoto entro cui si attua il vedere. Bisogna avere questa qualità meditativa della mente non solo occasionalmente, ma per tutto il giorno. E il Sacro influirà sulle nostre vite non solo durante le ore di veglia ma anche durante il sonno».
Krishnamurti consiglia: «Voi dovete camminare con le vostre gambe, dovete fare il viaggio da solo, e in quel viaggio dovete essere il vostro maestro, non c’è nessuno che vi dica cosa fare.»
Con l’arrivo di Pinocchio nel gran teatro dei burattini, si ha la bellissima immagine del teatro mondiale dove gli uomini-burattini si trovano, da un momento all’altro, pronti a scambiarsi un carico di schiaffi e di bastonate. Ma all’alba della Nuova Era, o Età dell’Oro, riconosciuto Pinocchio portatore della Verità, smettono di recitare il solito dramma della vita e ballano ormai nella danza mistica della Grande Opera.
