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Emozioni e Sentimenti, mappare la realtà nella mente. Antonio Damasio

da WIKI

Damasio, nel saggio del 1995 L’errore di Cartesio, dimostra come, al contrario di una tradizione culturale che ha sempre svalutato le emozioni perché perturberebbero la serenità della ragione, esse siano alla base del buon funzionamento della mente: se l’uomo perde la capacità emozionale non è in grado di essere ragionevole. Negando la concezione cartesiana del dualismo mente-corpo, due elementi necessariamente scindibili, egli mette in evidenza l’azione reciproca del corpo e del cervello, che costituiscono un organismo unico e indissociabile. La ragione non potrebbe funzionare correttamente senza le emozioni, ovvero senza lo stretto collegamento con il corpo, che offre costantemente la materia di base con cui il cervello costruisce le immagini da cui origina il pensiero. Damasio dimostra come le emozioni siano dimensioni cognitive.

La nuova teoria dell’interconnessione tra il mondo emotivo e la razionalità confuta la tradizione scientifica che confina le emozioni nei centri sottocorticali più antichi e meno evoluti e ne trascura quindi il nesso con il pensiero.

L’omeostasi per Damasio

Damasio nel suo libro “Alla ricerca di Spinoza. Emozioni, sentimenti e cervello.” scrive sulla regolazione omeostatica dell’organismo, finalizzata all’adattamento e dice:

“Possiamo immaginare la macchina dell’omeostasi come un grande, ramificatissimo albero di fenomeni deputati alla regolazione automatica della vita. Negli organismi pluricellulari, procedendo dal basso verso l’alto, ecco che cosa troveremo ai diversi livelli dell’albero.”

Sui rami più bassi:

  • Il processo del metabolismo
  • I riflessi fondamentali
  • Il sistema immunitario

Sui rami intermedi:

  • Comportamenti normalmente associati all’idea del piacere (e della gratificazione) o del dolore (e della punizione). Comprendono reazioni di avvicinamento o allontanamento dell’intero organismo rispetto a un oggetto o a una situazione specifici.

Al livello immediatamente superiore:

  • Impulsi e motivazioni. Comprendono la fame, la sete, la curiosità e l’esplorazione, il gioco e il sesso. Addirittura anche Spinoza li raggruppò tutti insieme servendosi di una parola molto adatta, appetiti, e con una grande raffinatezza ne usava un’altra, desideri, per descrivere la particolare situazione in cui individui coscienti hanno una cognizione dei propri appetiti. La parola «appetito» indica lo stato comportamentale di un organismo assorbito da un particolare impulso; la parola «desiderio» si riferisce invece al sentimento cosciente di avere un appetito e alla sua consumazione o al suo soffocamento finali. Com’è ovvio, gli esseri umani hanno sia appetiti che desideri, connessi fra loro senza soluzione di continuità.

Più in alto, ma non ancora in cima:

  • Le emozioni vere e proprie. È qui che troviamo il capolavoro della regolazione automatica dei processi vitali: si tratta delle emozioni in senso stretto, che spaziano dalla gioia, al dolore e alla paura, all’orgoglio, alla vergogna e alla compassione.

In cima:

  • i sentimenti

Il principio di annidamento

Prendendo in considerazione tutte queste reazioni regolatrici possiamo dire che su di loro vige il principio di annidamento, cioè ogni reazione emerge dall’aggiunta di parti e di porzioni dei processi più semplici precedentemente modificati e adattati.

Le emozioni e sentimenti

Damasio nel suo libro “Alla ricerca di Spinoza. Emozioni, sentimenti e cervello” inizia con il dare una definizione generale di emozioni e di sentimenti:

  • Emozioni: sono azioni o movimenti in larga misura pubblici, ossia visibili dagli altri nel momento in cui hanno luogo manifestandosi nel volto, nella voce, o in comportamenti specifici.
  • Sentimenti: sono nascosti, invisibili a chiunque salvo che al loro legittimo proprietario; essi rimangono pertanto la proprietà più spiccatamente privata dell’organismo nel cui cervello hanno luogo.

Possiamo quindi affermare che le emozioni si esibiscono nel teatro del corpo e che i sentimenti in quello della mente.

Emozioni e sentimenti sono così intimamente legati tra loro che noi tendiamo a pensarli come una cosa sola, ma sarà solo dividendo le due cose che riusciremo a scoprire le modalità dei loro processi.

È proprio questo l’obbiettivo di Damasio, cioè riuscire a spiegare i meccanismi fisici e cerebrali responsabili dell’induzione e dell’esecuzione di emozioni e sentimenti.

damasio rovelli
Damasio e Rovelli